Suzanne Valadon
A differenza di Renoir, che aveva fatto posare questa ex-acrobata del circo Fernando in La danse a la ville, Degas si era servito di lei raramente. La apprezzava soltanto come pittrice e ancora di più come disegnatrice. Quando un suo amico, lo scultore Bartholome — autore del monumento ai defunti del Pere Lachaise — gli aveva presentato la giovane donna. Degas aveva contemplato a lungo, senza una parola, i disegni che lei gli aveva portato. Infine, quando il silenzio cominciava a farsi pesante, aveva espresso questo response, che la consacrava: «Lei e dei nostri!».
A partire da quel momento non aveva cessato d'interessarsi a colei che chiamava la «terribile Maria», adoperando il nome di modella della madre di Maurice Utrillo. Arrivò addirittura a comperarle un disegno, Femme sortant deson bain, e lo appese in camera da letto. II pittore Edmond Heuze, amico d'infanzia di Utrillo, che era intimo di Suzanne Valadon, pretendeva che tra lei e Degas ci fosse stato qualcosa di più di un rapporto tra artisti. Una versione che Suzanne Valadon avrebbe sempre smentito. Al critico Florent Fels, che Ie chiedeva senza mezzi termini: «Suzanne, tu hai posato per Degas. Sei andata a letto con lui?» essa rispose: «No, mai. Ne aveva troppa paura, lui». «Paura delle donne? E tu, l'avresti desiderato? Nonostante la sua età?» «Caspita. Mai un uomo mi ha fatto tanti complimenti sulla mia pelle, i miei capelli, i miei muscoli. Mi accarezzava come avrebbe fatto con un bel cavallo, o una danzatrice. lo non sono mai stata bella, la sua ammirazione era esclusivamente materiale, andava al mio corpo esercitato di funambola...»