le opere
Pissarro indicò un sistema per dare a tutti le stesse opportunità di una buona collocazione e per eliminare così le quasi inevitabili lotte per il posto migliore. Per non pregiudicare la simmetria dell’esposizione dei quadri, si giunse a un compromesso in base al quale i dipinti sarebbero stati prima classificati in ordine di grandezza e poi appesi in due file orizzontali con le opere piccole appese sotto le grandi e disposte in ordine alfabetico, a partire da una lettera estratta a sorte. In nessun caso ci dovevano essere più di due file di quadri.
Un comitato, di cui era membro Auguste Renoir, supervisionò l’allestimento. Ma gli altri si stancarono presto di quel lavoro e finirono per lasciare solo Renoir a sistemare la mostra che provò a creare un percorso coerente fra opere di pittori diversi.
Entrando nella prima sala, Joseph Vincet ricevette il primo colpo davanti alla "Ballerina" di Renoir.
Accanto alla "Olympia moderna" di Cézanne era stata posta una tela di di Berthe, "La culla", una delicata celebrazione di Edma e del suo ultimo natoforse che nella speranza l'archetipo della casta immagine della madre e del bambinodistresse l'attenzione del pubblico da quella bizzarra e primitiva scena di bordello.